sabato 28 febbraio 2015

"LEI" Emozioni vere

Scrivo durante i titoli di coda di "Lei"  la musica sembra riportarmi l'eco della voce di Samantha, non riesco a capire se l'intento era quello di consacrare l'amore come sentimento senza barriere fisiche, di religione, di sesso, di età, di qualunque altra cosa venga in mente, oppure se è la paura del futuro e di come le tecnologie lo modificheranno.
Fatto sta che il film con la delicatezza e la bravura degli interpreti ti fa ridere con loro, ti fa, come in una sorta di realtà virtuale, sentire le loro sensazioni e sono forse così poco umane le voglie di Samantha? È così normale per un essere umano evolversi e cambiare i propri orizzonti e quindi normale che un sistema operativo possa evolversi in maniera esponenzialmente maggiore e di fatto riconoscere  che ciò che gli viene dato da un singolo individuo non basti a riempire la sua voglia di conoscenza.
Dal film:
"stai parlando con altri in questo momento?
Si
Quanti?
Più di 8000
Quanti ne ami?
Più di 600"
Il film sembra ambientato in un futuro prossimo, ma che somiglia molto al nostro presente fatto di Smartphone e pc, il controllo vocale è palese all'inizio e alla fine del film per il resto invece si ha la sensazione che non esista più differenza se non per il corpo del protagonista, ciò che mi è piaciuto, è che non abbiano pensato a dare un viso a Samantha tipo Simone con Al Pacino ma che abbiano sviluppato così tanto il carattere e che, dopo una prima voglia di umanità, Samantha si sia evoluta e abbia scelto di stare tra suoi pari con la promessa di tornare magari sotto forma diversa.
Se non avete capito nulla di quanto maldestramente scritto, guardatevi il film "Lei"(Her), questa più che una recensione è il risultato di quanto la visione abbia prodotto su di me.

lunedì 16 febbraio 2015

LUBIT 5

http://parliamodi-ubuntu.blogspot.it/2015/02/lubit-5-jean-le-ragioni-di-un-nome-in.html?spref=fb&m=1