mercoledì 13 ottobre 2010

Per me? meglio 32 bit


L'annosa questione 32 o 64 bit sembra che sia una tra le più frequenti che porta utenti su queste pagine grazie a questo post  . Dalla mia esperienza con l'architettura a 64 bit posso trarre alcune considerazioni ovviamente valevoli per Ubuntu Lucid Linx 64 bit :

- uso della memoria Ram circa doppio a parità di condizioni rispetto alla versione Ubuntu 9.04 32 bit
  cosa che per altro risulta essere normale

- qualche difficoltà nel flash player con chromium che ogni tanto va in crash

- copia lenta da hard disk a periferiche usb soprattutto verso la fine del file

- reattività del sistema identica a quella della versione precedente

- nessuna difficoltà a reperire applicazioni nella versione  64 bit

Per il resto tutto nella norma di Ubuntu cioè funzionale, quindi credo che anche se a malincuore la mia prossima installazione sarà a 32 bit.
A chi interessasse, il mio sistema ha una cpu i7 core 2.67 ghz con 3 Gb di ram con scheda madre p6t e scheda video nvidia 9800 gt 1 Gb

E' ovvio che in base all'utilizzo del pc per diversi fini ad esempio l'editing video o la compilazione, la versione a 64 bit fa valere le sue differenze.

Allego sotto i Pro e i Contro estrapolati dalla pagina di Wikipedia che tratta dell'architettura a 64 bit

Pro e contro

Un errore comune è quello di ritenere che le architetture a 64 bit non siano migliori di quelle a 32 a meno che non si abbiano più di 4 gigabyte di memoria. Questo non è completamente vero:
Alcuni sistemi operativi riservano per uso proprio una porzione dello spazio di indirizzamento di ciascun processo, riducendo di fatto lo spazio libero indirizzabile dai programmi. Per esempio le DLL di Windows XP e i componenti di sistema che girano in modalità utente vengono mappati all'interno dello spazio di indirizzamento di ogni processo, lasciando solo 2 o 3 gigabyte (dipende dalla configurazione del sistema) di spazio di indirizzamento disponibile, anche se la macchina ha 4 gigabyte di RAM. Questa restrizione non è presente nella versione a 64 bit di Windows.
La mappatura in memoria dei file sta diventando sempre più problematica sui sistemi a 32 bit, specialmente dopo l'introduzione di soluzioni economiche per la scrittura di DVD. File da 4 GB sono ormai usuali, e viste le dimensioni la loro mappatura in memoria su macchine a 32 bit è complicata (è necessario tenerne in memoria solo una certa porzione per volta). Questo porta a problemi prestazionali, dal momento che la mappatura in memoria resta uno dei metodi più efficienti per i trasferimenti dal disco alla memoria, quando viene implementata correttamente dal sistema operativo.
Il maggior svantaggio delle architetture a 64 bit rispetto a quelle a 32 risiede nel fatto che gli stessi dati occupano uno spazio leggermente maggiore in memoria (a causa dei puntatori più larghi, altri tipi di dati e allineamenti -i compilatori in genere inseriscono dei byte inutilizzati allo scopo di allineare l'indirizzo dei dati a una qualche potenza del 2, spesso pari al numero di bit dell'architettura-). Questo incrementa le richieste di memoria dei programmi, e può avere implicazioni nell'uso efficiente della cache (che ha dimensioni limitate). Mantenere parzialmente un modello di dati a 32 bit è un modo, in genere ragionevolmente efficiente, di gestire la situazione. Infatti, il sistema operativo z/OS, decisamente orientato alle prestazioni, usa questo approccio e costringe il codice eseguibile a risiedere in un numero qualsiasi di spazi di indirizzamento a 32 bit mentre i dati possono opzionalmente risiedere in regioni a 64 bit.
Linux a 64 e 32 bit a confronto: I kernel a 64 bit sono diventati più comuni negli ultimi anni, ma le applicazioni a 64 bit stentano ancora a decollare. A volte può essere difficile trovare pacchetti precompilati per architetture a 64 bit, anche se in molti casi è sufficiente ricompilare i sorgenti (a patto di avere le conoscenze tecniche necessarie). Benché i sistemi a 64 bit possano eseguire anche programmi a 32 bit, nel sistema devono essere installate entrambe le versioni delle librerie. Un problema può venire dall'impossibilità di riprodurre certi formati audio/video proprietari per la mancanza dei sorgenti dei codec. In questi casi è necessario riprodurli facendo ricorso a programmi e codec a 32 bit. I sistemi a 32 bit sono ad oggi, nella maggior parte dei casi, preferibili. Gli utenti possono aggiornare più facilmente il sistema e trovare velocemente pacchetti precompilati in rete. D'altra parte, per gli utenti più esigenti (le aziende o i centri di calcolo per esempio) i sistemi a 64 bit presentano invece diversi vantaggi, soprattutto sui sistemi cluster.

2 commenti:

  1. avevo proprio bisogno di un parere sul campo e non teorico e tecnico che ti porta ai 64 ma scontento...stessa opinione ed esperienza io pure resto a 32 per ora.grazie e saluti (bella grafica il blog ;)

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  2. si, avendo una cpu a 64 mi pareva giusto provare dopo l'iniziale avventura con jaunty a 32 bit a installare lucid 64 bit ma purtroppo nel mio caso non ne è valsa la pena ciao

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