martedì 12 marzo 2013

Ingabbiati dall'high tech

Le piattaforme chiuse sono le migliori?
Facciamo alcuni nomi  Sky, Spotify per esempio, seppur con differenze questi 2 offrono esperienze d'uso soddisfacenti, con i loro limiti sembra si prendano cura dei loro clienti e fanno di tutto una volta conquistati i loro sostenitori per mantenerli.
Niente di male quindi, io pago, quindi voglio il servizio. Quasi in tutti i casi non si è padroni di ciò che si guarda o ascolta , non si è padroni anche di esportarli su altri apparecchi diversi, questo ci lega in maniera eccessiva a volte mascherata con la protezione dei diritti delle opere.
Facciamo un esempio con Spotify che ho provato gratuitamente per 48 ore su Smart Phone ed ora uso free su desktop con pubblicità, il servizio ha un costo di 9,99 €/mese potendo così usufruire di Spotify con qualsiasi mezzo da desktop a tablet o Smart Phone o altro, ascolto tutto ciò che voglio e tutto ciò che permette il software, da radio basate su autori a ascolto offline, wow bellissimo ma dopo che per un anno ho speso circa 120 € non posseggo nulla, alcuni diranno, sei vecchio la musica si ascolta non si possiede, si ok ma questo ci legherà a vita, certo nessuno mi obbliga ma avrò assaporato la mela e mi sarà difficile resistere. In questo la strategia è funzionalissima anche Sky non è da meno, con myskyhd ondemand e skygo alza l'esperienza utente a livelli considerevoli semplificando tutto anche in questo caso devo passare sempre per applicazioni dedicate e apparecchi di un certo tipo. Non sono libero quindi pur sborsando parecchio. Ma così va il mondo ci saranno solo abbonamenti e chi guadagnerà da tutto questo? Gli artisti, gli autori? Forse i più blasonati ma i piccoli, l'underground? Se permettete ho qualche dubbio.

1 commento:

  1. Perché venderti la gallina... se posso venderti le uova,le uova biologiche, le uova biologiche 2.0,il portauova, il portauova per mancini, il portauova anti'urto, il frigo ... ah, non avevi il pollaio :)

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